
Bisoli e il Cosenza: tra ricordi, rammarico e un appello all’unità
Pierpaolo Bisoli, ex tecnico del Cosenza, è tornato a parlare della sua esperienza in Calabria nel corso di un’intervista esclusiva a Pianeta Serie B, toccando vari temi legati al club rossoblù. Tra i ricordi della salvezza conquistata, il dispiacere per la situazione attuale e un messaggio alla piazza, le sue parole non sono passate inosservate.
Una salvezza da ricordare
Bisoli ha rievocato il suo arrivo a Cosenza in un momento drammatico, con la squadra data per spacciata in zona retrocessione. Attraverso una scelta tecnica netta – escludere sei o sette elementi e puntare su un blocco di 16-17 giocatori motivati – l’allora allenatore riuscì a creare un gruppo coeso e determinato, capace di compiere un’autentica impresa.
“Quando sono arrivato ci davano per retrocessi. Poi ho fatto scoppiare una scintilla e siamo diventati un blocco forte.”
Nonostante i risultati ottenuti, l’allenatore non fu riconfermato: una decisione che ancora oggi fatica a comprendere.
Lo sguardo sull’attualità: “C’è potenziale, ma serve compattezza”
Interpellato sulla stagione in corso, Bisoli ha espresso dispiacere nel vedere il Cosenza lontano dalla Serie B, una categoria che – secondo lui – la città e la tifoseria meriterebbero ampiamente.
“Mi dispiace enormemente perché so quanta passione e quanto potenziale c’è in quella piazza.”
L’allenatore ha riconosciuto che, dopo una partenza complicata, la squadra ha trovato una certa quadratura, pur muovendosi all’interno di un girone che definisce “difficilissimo”.
Frattura tifoseria-società: “Danno reciproco”
Uno dei passaggi più significativi dell’intervista è l’analisi del rapporto incrinato tra la tifoseria e la presidenza del club. Bisoli invita entrambe le parti a ricucire lo strappo per il bene del Cosenza:
“Spero che si sani la frattura tra tifoseria e presidente, perché è un danno reciproco che si riversa anche sulla squadra. Il gruppo ha bisogno della sua gente.”
Un appello alla compattezza, affinché l’ambiente ritrovi quell’unità che in passato ha permesso di superare ostacoli ben più ardui.
Obiettivo: ritornare in B
In chiusura, Bisoli ha ribadito la propria stima per la piazza cosentina, sottolineando che il ritorno in Serie B è un obiettivo legittimo e alla portata, a patto che ci sia coesione tra squadra, società e tifoseria.
“La piazza merita di tornare in Serie B.”
RITORNARE IN PANCHINA.
“Spero di tornare presto in pista, non sono mai stato fermo in ventiquattro anni di carriera. Questa è la terza volta che mi capita di stare fermo dall’inizio, ma ci può stare. Ho una grande voglia, fin quando la passione per il calcio è così viva in me, allenerò. Se invece dovrò andare in giro solo per avere un contratto, smetterò. Davanti ad un progetto serio in Serie C, ci ragionerei. Negli ultimi anni ho fatto sempre B, quindi mi viene naturale ragionare in questa ottica. Ma, ripeto, valuterei anche qualche discorso chiaro e ambizioso riguardante la Serie C. Quest’estate mi ha corteggiato una squadra di Serie A croata, non conoscendo la lingua ho preferito rifiutare. Poi ho avuto un contatto con una squadra di Serie C”.





















