Un Cosenza troppo sfigato, ma anche molle …

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Ad Alessandria i lupi controllano con facilità la partita, ma non affondano con la giusta cattiveria.

Ho dovuto rivedere con attenzione la partita per cercare di capire come il Cosenza abbia potuto perdere una partita del genere. Fino all’ora di gioco se c’era una squadra che meritava di vincere era proprio quella di Zaffaroni, controllo assoluto del match. I grigi, dal canto loro, invece non riuscivano a creare un’azione manovrata: Mustacchio, a destra, era ben controllato prima da Boultam e poi da Corsi, mentre Lunetta, a sinistra, soffriva Situm che riusciva con le sue sgroppate a tenerlo basso; a centrocampo Casarini e Palazzi facevano quello che potevano mentre Chiarello, schierato da falso trequartista, in realtà è stato messo da Longo a fare il cane da guardia su Palmiero con discreti risultati, visto che il nostro ha avuto qualche difficoltà ad impostare. Palombi e Marconi erano sovrastati dai tre centrali e tutti i lanci verso di loro si perdevano sul fondo, cosi che Vigorito non è stato mai impegnato (qualche occasione pericolosa creata dai grigi solo su calcio piazzato, per altro anche annullate). Insomma, per due terzi di gara si è giocato contro il nulla assoluto, un vantaggio non da poco vista la serie B di questa stagione che meritava di essere onorato diversamente.

Mettiamo pure in conto la preparazione non ancora ottimale, i tanti infortuni (a proposito che “pigula” ragazzi) ma almeno il pari era obbligatorio portarlo a casa. Così non è stato, può anche capitare, l’importante che si tragga la giusta esperienza da questa inopinata sconfitta. Lo stesso ha auspicato Zaffaroni rispondendo alla mia domanda: “Per il futuro serve assolutamente perché ci deve fare capire che tipo di campionato dobbiamo affrontare e quali difficoltà ci saranno”. Un campionato dove non ci si può permettere il minimo rilassamento, soprattutto in partite tenute sotto controllo e nettamente alla portata. Questa squadra per poter competere in questa serie B deve giocare sempre al massimo in ogni partita ed in ogni frangente della stessa. L’organico non è composto da campioni che possono risolvere la partita in qualsiasi momento, ma da alcuni giocatori esperti e tanti giovani che devono esprimersi in continuità, serve sempre un gioco corale ed il sacrificio di tutti. Detto questo, i ragazzi meritano di essere sempre e comunque sostenuti come accaduto ad Alessandria. Un elogio particolare va agli oltre 500 lupi che hanno incitato la squadra per tutta la gara e applaudito i ragazzi a fine gara nonostante la sconfitta, questa è la mentalità giusta.

Cosa si è sbagliato in definitiva? Zaffaroni non è stato molto esplicito, cercando di lavare i panni sporchi in famiglia, com’è giusto che sia: “Il primo tempo abbiamo giocato bene. Sono quelle partite che sono giocate sul filo e devi fare le scelte giuste per farla tua. In quel momento li abbiamo fatto una serie di scelte un po’ sbagliate che hanno dato coraggio a loro e meno a noi, quindi la partita si è indirizzata sui loro binari. Errori di inesperienza che vanno messi in conto”.

Quali sono state queste scelte sbagliate, presumibilmente nel secondo tempo? Nel primo, come accennato, la squadra ha girato bene, il controllo degli avversari era assoluto e la transizione offensiva veniva accompagnata da almeno 7 giocatori e ci si è resi anche pericolosi in almeno tre occasioni, una su tutte il tiro di Boultam salvato sull’incrocio da Pisseri.  Nella prima parte di gara ci si aspettava l’acuto da un momento all’atro e l’ansia saliva proprio perché non si riusciva a concretizzare la superiorità, confermata anche dal superiore possesso palla. Forse si è cincischiato troppo al limite dell’area e si è peccato di qualche leziosismo, ma è anche vero che i grigi erano tutti rintanati a difesa della loro porta. In pratica, più il Cosenza cercava di stanare gli avversari, rallentando anche la manovra, e più i piemontesi si arroccavano in difesa. Questo è durato fino al 60°, poi le scelte sbagliate, di chi o per cosa? Di sicuro Boultam stava giocando bene, come mai quest’anno, deciso ed in palla, aveva messo in difficoltà l’Alessandria mentre il sostituto, Eyango, è entrato scarico, poco incisivo, immobile su Di Gennaro al momento della ribattuta in rete.

Gli altri cambi della ripresa hanno inciso poco, la frittata era già fatta, così Gerbo e Krisoffersen non hanno cambiato la gara. Cosa che invece sono riusciti a fare, dall’altra parte, Beghetto, Orlando e Milanese, soprattutto quest’ultimo che ha cambiato l’inerzia della gara rispetto ad un timoroso Palazzi. Niente di che, ma tanta grinta e voglia di portare anche con cattiveria i tre punti a casa.

I lupi invece, anche per stanchezza, si spegnevano, si sono abbassati lasciando il campo ai grigi che in un quart’ora, fatta di corsa e qualche calcio d’angolo, sono riusciti a portare a casa la vittoria in serie B dopo una 50ina di anni.

Alla fine quindi rimane un grande rammarico per quello che poteva essere e non è stato per tutta una serie di combinazioni: poco cinismo nella prima parte di gara e quel tanto di inesperienza in quel quarto d’ora successivo ai cambi forzati e non che ha fatto perdere la bussola alla squadra.

Ora un’altra sosta per recuperare gli infortunati, troppi, le energie e riflettere sugli errori di inesperienza commessi.

Forza Lupi.

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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