A Palazzo dei Bruzi si radunano alcuni dei protagonisti del calcio dilettantistico degli anni sessanta e settanta

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Sono stati tanti i ricordi, non ancora sbiaditi, di un calcio romantico e d’antan, quello degli anni sessanta e settanta, affiorati questa mattina nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi dove si sono dati appuntamento, per una reunion senza tempo, i rappresentanti, a più livelli, del calcio dilettantistico della città di Cosenza.

Anche il Sindaco Franz Caruso ha portato il suo saluto, prima che l’incontro finisse, per una foto ricordo che lo ritrae insieme ai protagonisti di quella pagina calcistica importante della storia della città di Cosenza.

Un raduno cui ha dato impulso la Commissione consiliare sport di Palazzo dei Bruzi, con il suo Presidente Mimmo Frammartino e che ha registrato l’attenzione, tra gli altri, del Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca, presente all’incontro.

L’obiettivo è quello di celebrare, in una grande festa, nel mese di aprile, al Centro Sportivo Real Cosenza, messo a disposizione dal Presidente Vincenzo Perri, i protagonisti di quella memorabile stagione calcistica e i momenti di gloria vissuti soprattutto nel campo sportivo “Emilio Morrone” di via Roma. Sarà l’occasione – questa – per celebrare anche i fasti della “Morrone”, la seconda squadra di calcio della città che arrivò a sfiorare la serie C e che nella stagione 1974/75 disputò un derby storico, in serie D, con i lupi del Cosenza, allo stadio San Vito. Finì zero a zero e il campionato quell’anno si concluse con la promozione dei rossoblù. Della storica Morrone di quei tempi oggi c’era ancora qualche superstite, come Saverio Fera, Franco Gagliardi, Carmelo Falcone. Era la squadra di Granatelli, di Millea, di De Donato. Quest’ultimo doveva essere presente stamattina, ma un imprevisto dell’ultimo momento lo ha trattenuto altrove. Ma sarà della partita molto presto. Il Presidente della commissione sport del Comune di Cosenza Mimmo Frammartino ha illustrato a grandi linee l’iniziativa che culminerà nell’evento di aprile. “Oggi è qui riunito un pezzo importante della storia calcistica della città – ha poi detto il Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca. Rivedere alcuni giocatori della “Morrone” mi riporta indietro nel tempo, quando nella squadra dalla maglia granata militavano i vari Franco Gagliardi, Teobaldo Aloe o Saverio Perri. Ad aprile ne rievocheremo la storia. Sarà una festa per la città intera, perché oltre al Cosenza, anche la Morrone è nella storia e nel cuore dei cosentini”. Nel corso dell’incontro è stato ufficializzato anche l’incarico a Sergio Chiatto, primo laureato nella storia dell’Università della Calabria e grande conoscitore di calcio, non per averlo giocato, ma per essere stato sia allenatore (di alcune importanti squadre giovanili della città) che arbitro, di coordinare il comitato sportivo cui la commissione sport di Palazzo dei Bruzi ha demandato l’organizzazione dell’evento di aprile. Nelle celebrazioni, previste anche una mostra audiovisiva per allestire la quale è già stata lanciata una campagna di sensibilizzazione per mettere a disposizione scatti fotografici, filmati d’epoca ed altri memorabilia. Sergio Chiatto, a questo proposito, ha già aperto il suo corposo archivio.

Nel corso dell’incontro – era presente, tra gli altri, anche l’ex calciatore del Cosenza Walter Perrotta – è stata evidenziata l’importante funzione del calcio dilettantistico, vero e proprio antidoto alle devianze. Un calcio – quello di quel tempo – sorretto da solidi valori etici e attraverso il quale passava anche il riscatto sociale delle classi meno abbienti. Ricordata anche la storia della Morrone e del campo sportivo di via Roma, inaugurato nel 1931 (allora era denominato Città di Cosenza) intitolato successivamente al portiere Emilio Morrone, dal quale la squadra mutuò il nome, che nel 1953 perse la vita, a 23 anni, sul campo di gioco.

Al microfono hanno portato la loro testimonianza in tanti: da Sergio Chiatto a Pino Abate, già Presidente del Coni, a Franco Gagliardi, a Franco Scarcelli, Presidente della sezione cosentina dell’Associazione nazionale arbitri, a Carmelo Falcone. Quest’ultimo ha ricordato il compianto Franco Rizzo che agli inizi della sua luminosa carriera, che lo portò in squadre importanti come il Cagliari, la Fiorentina e il Bologna e a vestire l’azzurro della Nazionale, tirò i suoi primi calci proprio nella Morrone.

Un contributo è stato portato anche dai consiglieri comunali Bianca Rende e Raffaele Fuorivia che hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa della commissione sport e del suo Presidente Mimmo Frammartino. Ad aprile, oltre alla storia della Morrone sarà celebrata anche quella di tante squadre dilettantistiche che hanno dato un contributo importante alla formazione dei giovani cosentini, come la Pro Cosenza, la Victoria, la Boca Junior, il River Plate, la Memi Vian, la Cariocas, la Friends, ma l’elenco potrebbe continuare all’infinito. La reunion è solo all’inizio.

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