Bello e dannato

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E’ stata una settimana difficile. 3 partite ravvicinate decisamente ostiche, che potevano portare zero punti in saccoccia. Ne hanno portato uno, ma ? davvero troppo poco per il Cosenza che si ? visto in campo. Un Cosenza?bello (per il campionato che deve fare e per gli avversari che si ? trovato di fronte) e?dannato ( le reti nel finale di Crecco e Puscas sono solo le ultime di una lunga e sfortunata serie). Si subisce goal alla prima mezza occasione ospite, spesso di dubbia regolarit?, e spesso, va detto, dopo i primi errori singoli o di reparto della squadra. La rete di Salvi del Palermo (lasciato completamente solo a centro area) ? emblematica.

Alcuni dicono che la dea bendata nel calcio – e non solo – gira: prima o poi grazier? chiunque. Non sono d’accordo. Non ? scritto da nessuna parte che un errore arbitrale durante il campionato ti ritorner? indietro sotto forma di torto all’avversario di turno. I punti che il?Cosenza sta letteralmente sperperando non sono recuperabili in nessun modo, perci? serve iniziare a vincere, serve andare a cercare personalmente la fortuna e portarla dalla propria parte. Una sola vittoria fin’ora ? troppo poco. Non rende i giusti meriti ad una squadra che sta dando tutta se stessa. Manca quel qualcosina in pi?, quel salto di qualit? definitivo che possa farci rendere seriamente conto che in serie B se sbagli vieni punito, subito. Senza se e senza ma. Non ci sono scuse o errori che tengano.

Tuttavia la squadra c’?, ? viva e rabbiosa. Mister?Braglia ancor di pi?. Crede in questo gruppo come ci crediamo noi, nonostante la frustrazione per tutti questi risultati mancati. Il blocco di ragazzi confermati dalla serie C sta rendendo abbastanza bene, ed i nuovi (quelli che giocano con continuit?) stanno mostrando di valere tanto. Legittimo e Capela davvero due belle sorprese, Maniero un ariete che non aveva bisogno di presentazioni, Garritano ? l’uomo-ovunque di questa squadra. Gli altri si sono visti poco e male. Tocca anche a loro darsi una svegliata: capita spesso che giochino 8/11 della passata stagione, il che non ha solo risvolti positivi.

Attendiamo fiduciosi che questa maledizione dei secondi tempi finisca il prima possibile. La serie B, riconquistata in modo cos? rocambolesco da sembrare una fiaba, va preservata. E’ tornata ad essere un patrimonio di questa citt?, e come tale va custodita gelosamente. E’ normale che un tifoso non pu? far molto se non supportare la squadra: servono investimenti mirati, non solo destinati al parco giocatori. Il calcio moderno, a questi livelli, non consente riflessioni, momenti di pausa, n? tanto meno passi falsi. Bisogna agire e farlo bene, altrimenti ti attende il baratro, e da queste parti nel baratro si ci ? stazionati per anni. Ci abbiamo convissuto, lo abbiamo sopportato, lo abbiamo combattuto. Non dobbiamo dimenticarlo. Ricordarci da dove veniamo sta alla base per cercare di costruire qualcosa di importante.

 

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