I soldini please

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Per dare sostanza a questo pareggino bisogna investire e tanto, altro che balletto…!!

Alla fine un mezzo pareggio lo si è conquistato, frutto più della insipienza del Benevento che dei meriti di un Cosenza che ha fatto la sua solita partita anemica. Non so se è un male, perché potrebbe illudere ancora una volta il patron di avere già risolto i problemi della squadra con gli arrivi di Micai e Cortinovis, o un bene perché lascia aperta quella fiammella della speranza a chi ancora ci crede. Di certo la situazione di classifica rimane drammatica, uscire dall’ultimo posto in classifica non è mai facile, figuriamoci in un campionato del genere dove le outsider si chiamano Benevento, Venezia e Como, ma anche Perugia e Cittadella non sono certo ossi teneri.

Ragion per cui bisogna continuare ad incidere sul mercato e spendere diversi centinaia di migliaia di euro per avere qualche percentuale in più di salvezza. Per cui credo ci sia poco da ballare e molto da spendere. In poche parole Guarascio ha di nuovo la possibilità di mettere una pezza a questo campionato, trovare un punto di incontro con una tifoseria che ha deciso di abbandonarlo, lanciando stasera un segnale inequivocabile (1000 paganti). Al contrario l’emorragia di tifosi sarà sempre più cospicua e benché questo possa interessare poco visto che le entrate del Cosenza arrivano da tutt’altra direzione, l’immagine di questa società verrebbe definitivamente compromessa, perché se una potenzialità ha questo Cosenza è il suo popolo, il suo tifo e le migliaia di tifosi al suo seguito, sia in casa che fuori casa.

Non credo nemmeno che poi si possa rinunciare a cuor leggero ad un milioncino e passa di incassi, visto che proprio i mancati incassi dal botteghino hanno messo in crisi la gestione ordinaria del club. Le immagini degli spalti desolatamente vuoti, le foto dei sedili vacanti stanno facendo già il giro dell’Italia, i colleghi chiedono e si domandano cosa stia succedendo a Cosenza, a cominciare dai colleghi di Modena.

Una società che non ha seguito di tifosi non vale niente, conta meno di uno zero spaccato. Non ci si illuda di poter fare a meno dei tifosi perché ci sono le entrate dei diritti televisivi. Se non c’è interesse intorno alla squadra anche gli sponsor verranno meno, anche i media perderanno interesse perché non saprebbero a chi vendere giornali e pubblicità. Un film brutto non gira nelle sale anche se ha i contributi del Ministero della Cultura.

Quindi mi auguro presidente Guarascio che lei stasera abbia ballato perché contento di avere investito bene in Micai e Cortinovis e altrettanto contento di investire qualche milioncino per un attaccante a doppia cifra, un ala che sappia saltare l’uomo, un terzino sinistro di elevata qualità e un centrale di grande esperienza e spessore, diciamo che con un milione e mezzo se la potrà cavare. Per ingaggiare Simy ne bastano, si fa per dire, 450 mila, gli altri 550 li mette la Salernitana, Bidaoui con 300 mila lo si ingaggia, Camporese le è sfuggito perché non sono bastati 300 mila euro ed un terzino sinistro con 200/300 mila euro si trova anche in serie A.

Mi fa piacere che lei stasera sia contento per questo pareggino, forse ha in mente di salvare la baracca? Non pensi però di presentarsi con i Finotto o Marras, i Trotta e Mbakogu del 2023, pensi che il Palermo ha ingaggiato Tutino e il Venezia Jajalo e si faccia un pò di conti, perdere 12/13 milioni di euro non conviene certo.

Cambi però definitivamente strategia perché in 5 anni abbiamo visto solo risultati scadenti ed approssimazione. Il Cosenza non può essere solo un asset della sua capogruppo, la 4EL GROUP Srl.

Non ci si illuda per un pareggicchio ottenuto contro un Benevento in ambasce ed a cui mancavano 7 titolari e che si permette il lusso di tenere in panchina Simy e Forte. Per un pareggicchio ottenuto con un mezzo tiro in porta, l’unico di tutta la gara, per giunta su calcio piazzato e dopo non essere mai riusciti a creare un’azione degna di nota. Il Benevento, seppur abbia dimostrato di essere poca cosa, ha tenuto sempre il pallino del gioco, con uno Schiattarella a tutto campo e senza alcun avversario in grado di contenerlo. Un Cosenza privo di idee e mordente, capace solo di imbastire una sorta di catenaccio, con un 4-4-2 anonimo e abulico e poi nel finale di produrre il solito arrembaggio alla vurri vurri, con lo schieramento di tutto il potenziale offensivo, si fa per dire!

il rigore calciato da Ciano

Allora, siamo proprio curiosi di vedere quali altri giocatori arriveranno in riva al Crati per salvare la baracca. Micai è un buon portiere, completo, capace di uscire in presa alta e di dare sicurezza al reparto. L’avessimo avuto dall’inizio avremmo quei3/4 punti in più vitali per la classifica, ma all’epoca la coppia G&G decise che qualche portiere di C insieme a un altro di D sarebbero bastati. Anche Cortinovis ha fatto una buona impressione nonostante sia reduce da un infortunio ad abbia giocato solo 5 minuti fino ad oggi, oltre ad avere grinta. Ne ha dimostrato più lui in un quarto d’ora che l’intero centrocampo titolare.

la sequenza del gol di Vaisanen

Ora, vista la classifica altamente deficitaria, oltre alla qualità serva anche tanta esperienza e garra perché questa squadra è mentalmente retrocessa e l’allenatore ha bisogno di qualcuno che sopperisca alla sua inesperienza. Inutile dire che è già molto tardi, questi elementi sarebbero dovuti arrivare e giocare già oggi, probabilmente avremmo due punti in più visto l’avversario.

articolo aggiornato

foto di Ernesto Pescatore

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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