Il Cosenza c’è, il campionato? Forse!

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IN POCHE PAROLE

La reazione c’è stata: forte, sontuosa e decisa. A questo punto ragionando con i se si può arrivare un po’ più in là dell’inferno. Ma nel calcio contano i punti e il Cosenza è in forte ritardo. Basterà un finale in crescendo? Difficile da prendere, ma i silani hanno l’obbligo di provarci. La gara di oggi i lupi l’hanno messa subito dalla loro parte con due perle di Tremolata e un guizzo di Carretta. Tre reti in pochi minuti, partita finita.

 

PRE PARTITA

Da una parte c’è la squadra di Occhiuzzi che viene dalla sconfitta esterna contro il Pisa ed in classifica occupa il quartultimo posto con 32 punti, -5 dall’Ascoli. Dall’altra parte troviamo la squadra di Grassadonia che è reduce dal deludente pareggio casalingo contro la Virtus Entella ed in classifica occupa la penultima posizione con 29 punti. La sfida verrà diretta dal signor Marinelli della sezione di Tivoli.

 

Le parole di Grassadonia
“Abbiamo recuperato Ceter e Maistro, Dessena si è strappato. La presa di responsabilità è imagginabile non capire il momento. Dobbiamo tirare fuori quella personalità e quella tempra. Dobbiamo essere bravi a capire gli errori fatti martedì sul punto di vista dell’atteggiamento. La mia squadra ha qualità. Mi aspetto un approccio del Cosenza da lupi. Noi dovremo essere più cattivi di loro. Dovremo liberarci di queste paure. Dovremo mettere in atto quello che abbiamo provato. Per noi è l’ultima chiamata. E’ una partita che dovremo affrontare con il coltello tra i denti. Noi non possiamo subire 4 situazioni da gol da fallo laterale pagando dazio con Ascoli e non solo. E’ mancanza di concentrazione. Mi sembra che a parte col Picchio ne abbiamo subiti pochi. Già in un momento di difficoltà poi vai sotto ti cade una montagna addosso. Abbiamo poi tirato fuori le nostre qualità. Potevamo e dovevamo vincerla. Domani dobbiamo tirarci fuori dai pensieri negativi e andare in campo con carattere. Soprattutto dal punto di vista dell’attenzione”.

FORMAZIONI:

COSENZA: 95 Falcone, 2 Corsi, 5 Idda, 10 Carretta, 17 Ba Abou, 18 Legittimo, 21 Tremolada, 23 Gliozzi, 26 Kone, 25 Crecco, 42 Antzoulas. A disposizione: 1 Matosevic, 22 Saracco, 4 Tiritiello, 6 Bahlouli, 11 Sacko, 13 Bouah, 14 Schiavi, 19 Vera, 28 Ingrosso, 29 Trotta, 79 Sueva. Allenatore: Roberto Occhiuzzi

PESCARA: 1 Fiorillo, 2 Bellanova, 6 Scognamiglio, 7 Odgaard, 9 Giannetti, 10 Valdifiori, 19 Masciangelo, 23 Rigoni, 26 Guth, 43 Sorensen, 99 Machin. A disposizione: 12 Sorrentino, 38 Radanelli, 11 Galano, 16 Bocchetti, 17 Volta, 24 Capone, 37 Maistro, 47 Nzita, 72 Vokic, 77 Ceter, 90 Tabanelli, 95 D’Aloia. Allenatore: Gianluca Grassadonia

 

PRIMO TEMPO

6′ TREMOLADA! VANTAGGIO DEL COSENZA DIRETTAMENTE SU PUNIZIONE! Conclusione a giro dai 25 metri e palla che si infila sotto l’incrocio dei pali alla destra di Fiorillo partito in leggero ritardo.

8′ RADDOPPIO DEL COSENZA! CARRETTA!!! Lancio per il giocatore che in area scivola ma è bravo a piazzare un mancino molto angolato che sorprende nuovamente Fiorillo!

18′ angolo per il Cosenza, Tremolada verso il primo palo dove interviene di testa Giannetti nuovamente sul fondo. Sul secondo tentativo dalla bandierina segnalato fallo in attacco a Ba

23′ giallo per Bellanova che ai 25 metri commette un fallo un pò ingenuo su Ba. Sul punto di battuta va ancora Tremolada questa volta ribatte la barriera quindi tentativo di tap in molto alto di Kone

27′ dentro dunque Maistro per Rigoni

30′ TREMOLADAAA!!! 3-0 COSENZA!!

SECONDO TEMPO

6′ reazione nervosa di Sorensen che spinge un avversario nel tentativo di riprende subito il gioco, giallo per lui

15′ in campo Trotta per Tremolada e Sueva per Gliozzi

17′ rigore per il Pescara! Ingenuità di Ba che entra a gamba tesa su Giannetti in area

18′ batte Machin e para Falcone! Dal dischetto conclusione alla destra del portiere che si distende e devia in angolo! 5° rigore parato per il numero uno del Cosenza

22′ dentro Tiritiello per Carretta

30′ in campo Ingrosso per Kone che accusa un problema muscolare

31′ nel Pescara dentro Ceter e D’Aloia per Giannetti e Maistro

36′ fa melina la squadra di Occhiuzzi che vede sempre più vicino il traguardo del successo

CONCLUSIONI

Lo abbiamo fatto tutti insieme. Anche chi a questo Cosenza non vi ha mai veramente creduto. È merito di tutti. Perché il calcio è peggio di una partita alla roulette russa. In campo scendono 11 giocatori, un intero Entourage e i tifosi. Tutti. Indistintamente tutti.
Oggi si vince. Ieri si perde. Ma che importa, se a far da cornice c’è un cuore che batte, un sospiro che si agita e una passione che non traballa? Perché diciamocelo.. di questo si tratta. Non si può tifare se i colori della propria squadra non ti scorrono nelle vene. Si tratta di fede e la fede non si discute. Si rispetta. Dogmi e ingiustizie permettendo.
I ragazzi di mister Occhiuzzi oggi hanno dato prova di tutto questo, mettendo a tacere critiche e scompensi psicologici che molti hanno giustamente palesato nel corso della settimana appena trascorsa. Lo spirito forte e deciso dei lupi, è sintomatico di un desiderio imprescindibile chiamato SERIE B. E poco importa se il Patron Guarascio potrebbe essere additato come ‘ultimo tifoso’; ciò che conta è che da diversi anni ormai, resta al timone di una nave rossoblu che seppur rischiando troppo spesso di affondare, resta a galla.
Capitani indiscussi oggi di questa sfida giocata al San Vito Marulla contro il Pescara, sono stati Tremolada e Carretta che nei primi minuti del primo tempo hanno fatto esultare per ben tre volte, i cosentini puro sangue. Quelli veraci. Che quando sono feriti, diventano ancor più pericolosi . Come i lupi della Sila.

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