Il Cosenza fa 13, ma questo pari vale oro

0

Nella ripresa il cambio di modulo giova alla manovra ed i lupi pareggiano con merito e cuore.

Ancora un pari per il Cosenza, il quarto in 5 partite utili consecutive, ma questa volta il punto vale veramente oro. Il pareggio è il marchio di fabbrica della squadra di Occhiuzzi e fino a quando i nuovi attaccanti non entreranno in forma sembra essere il massimo obiettivo raggiungibile dalla squadra. Ma a Cittadella era fondamentale non perdere visto che la formazione arrivava in Veneto largamente rimaneggiata. I lupi hanno risposto con il cuore ad una sconfitta sicuramente immeritata che stava maturando solo sulla prima disattenzione della gara. L’approccio disattento di Vera non poteva lasciare con l’amaro della sconfitta e i rossoblù hanno dato tutto affinché non si tornasse a Cosenza a mani vuote.

Subito lo svantaggio i ragazzi di Occhiuzzi hanno impiegato una mezz’oretta buona prima di prendere in mano le redini della partita. D’altronde non era facile, il Cittadella non ha grandi nomi in organico, ma è forse una delle squadre della serie B che vince e lotta quasi sempre in zona play out perché è organizzata e gioca a memoria. Veramente difficile mettere in difficoltà la squadra di Venturato: pressing alto, squadra corta ed un 4-3-1-2 collaudato a prescindere dagli interpreti, d’altronde il mister dei veneti è ricorso ad un robusto turn over.

Dopo la rete, dicevamo, i lupi hanno fatto molta difficoltà ad uscire palla al piede. I padroni di casa raddoppiavano e triplicavano sistematicamente e con grande vigoria atletica, mettendo in difficoltà soprattutto il nostro centrocampo. Solo Carretta riusciva ogni tanto a far rifiatare la squadra con le sue solite sgroppate che lo hanno reso appetibile su altre latitudini, invece a Cosenza molti esigerebbero ciò che lui ha dato in altre occasioni, ossia gol a iosa. Ma Carretta è un’ala che deve fare assist, deve far salire la squadra e dare profondità alla manovra, se poi riesce a segnare anche qualche gol va a suo merito e non deve essere occasione per criticarlo quando non lo fa.

Nel secondo tempo, calato anche il ritmo del Cittadella, i lupi hanno preso le misure agli avversari e giocato con i tempi di inserimento giusto, ancora meglio quando, all’inizio della ripresa, Ba ha preso il posto del disorientato Vera. La squadra è passata alla difesa a quattro, quindi al 4-3-1-2, praticamente ha giocato a specchio sul Cittadella.

La squadra ha dimostrato di saper utilizzare anche un modulo che non prevede gli esterni o quinti di difesa, di reggere il confronto a centrocampo, ma nella specifica occasione, ciò non vuol dire che si è trovato il modulo ideale, ma forse più adatto ai centrocampisti in rosa.

Il Cosenza, lo abbiamo scritto più volte, ha tante mezz’ali in organico, anche Gerbo lo è, e pochi mediani, ma Occhiuzzi ritiene che la squadra abbia bisogno di una fase difensiva a 5, forse ancora condizionato dai disastri della difesa a 4 delle passate stagioni. Vero è che gli esterni utilizzati non rappresentano nemmeno il punto di forza della squadra e che quindi si potrebbe optare per un modulo diverso, ma fatto sta che dal mercato è arrivato un altro esterno, Crecco, ed ora non si possono buttare a mare.

Insomma la scelta non è facile e la lasciamo volentieri ad Occhiuzzi, noi si può solo cercare di analizzare quanto succede in campo per offrire spunti di riflessione.  Ci piace più sottolineare l’azione corale che ha portato al pari: bellissimo scambio stretto di Bahlouli che di tacco lancia Ba che a sua volta fa un dai e vai con Sueva, la palla arriva a Sciaudone che con la coda dell’occhio vede arrivare a rimorchio dalle retrovie Corsi, il quale mantiene la freddezza del più navigato degli attaccanti e mette la palla sotto il corpo di Kastrati.

Ancor più bello l’abbraccio di tutta la squadra che va a festeggiare il suo capitano. Questa è l’immagine più bella di tutta la partita.

L’altra è la buona prova di Schiavi, chiamato a sostituire un super utilizzato Idda. Il tutto a conferma dello spirito di gruppo di questa compagine. Un buon viatico per il futuro, in attesa che Mbakogu e Trotta ci facciano fare il salto di qualità.

Forza lupi

Articolo precedenteRoberto Occhiuzzi: “Il gol ci premia per il secondo tempo giocato, il nostro è un gruppo fantastico”
Articolo successivoLa Reggina attende l’Entella in una sfida delicata: calcio d’inizio ore 19
Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

Rispondi