Marco Negri: bomber internazionale con due stagioni in maglia rossoblù.

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FOTO ERNESTO PESCATORE

Venerdì 2 Aprile alle ore 15 presso lo stadio ‘San Vito-Marulla’ di Cosenza si terrà l’incontro tra il Cosenza di mister Occhiuzzi e l’Ascoli di mister Sottil. Vero e proprio scontro salvezza tra queste due compagini che lotteranno fino all’ultimo respiro per regalare la permanenza al campionato cadetto per le due città. Cosenza-Ascoli fa tornare indietro i tifosi rossoblù al 27 Novembre 1994: quel giorno presso lo stadio San Vito il Cosenza vinse una importante partita contro i bianconeri per tre reti a uno, al 74′ chiuse l’incontro il bomber rossoblù Marco Negri.

Ma chi era Marco Negri?

Marco Negri nacque a Milano il 27 Ottobre 1970. Da piccolissimo innamorato del calcio fa intravedere ottime doti da calciatore. Negri iniziò la carriera nell’Udinese, per poi giocare alcuni campionati di Serie C2 e C1 con Novara e Ternana; coi rossoverdi nel 1991-1992 vinse il campionato e ottenne la promozione in Serie B. Con la nuova stagione passò al Cosenza in cadetteria, poi nel 1993 andò al Bologna in C1. Nel 1994 ritornò a Cosenza, giocando un campionato positivo e mettendosi in luce; in maglia rossoblù giocò nel reparto offensivo insieme a Francesco Palmieri e Luigi De Rosa, battendo il suo record personale con 19 reti. Cosenza rimase nel cuore di Negri e segnò la sua carriera, dimostrandolo in varie dichiarazioni: “Per quanto riguarda la mia esperienza a Cosenza, è stata quella che mi ha consacrato “bomber”. Sono stato fortunatissimo quell’anno, perché oltre a giocare con campioni come De Rosa, Marulla, Palmieri, Bonocore, sono stato anche allenato da un professionista come Zaccheroni, che amava questo gioco spumeggiante e offensivo”.
Nel 1995-1996 passò poi al Perugia, con cui ottenne subito la promozione in Serie A: a cui l’attaccante contribuì con 18 centri.
L’annata successiva, alla sua stagione d’esordio in massima serie, Negri mise a segno 15 gol; i grifoni a fine anno retrocessero in Serie B, ma le buone prestazioni offerte in Umbria gli valsero le attenzioni dei Rangers: desideroso di avere un’esperienza all’estero, venne acquistato dal club scozzese per 3,5 milioni di sterline. Qui l’attaccante italiano visse un’immediata esplosione, che lo portò a realizzare 32 gol in 29 partite nella stagione 1997-1998; Negri si presentò oltremanica siglando 23 reti nelle prime 10 partite.
Venne eletto più volte Player of the month e si aggiudicò a fine stagione il titolo di capocannoniere del torneo scozzese: Negri entrò così nel ristretto novero dei calciatori italiani capaci di vincere la classifica marcatori in un campionato straniero.
La stagione 1997-1998 rappresentò il punto più alto nella carriera del calciatore. In quel periodo subì un incidente alla retina dell’occhio, dopo l’infortunio tornò a giocare in squadra, ma fu vittima di un’altra serie di problemi fisici.
Per i successivi due anni non riuscì a giocare né allenarsi con continuità; a metà della stagione 1998-1999, l’allenatore lo escluse dalla squadra. Chiusa l’esperienza scozzese, nel gennaio del 1999 tornò in Italia venendo ceduto in prestito al Vicenza, dove restò un anno; nel 2001, fu definitivamente venduto al Bologna, dove aveva già militato a metà degli anni 1990.
La seconda esperienza nella città emiliana non fu positiva, raccogliendo 3 presenze nell’intero campionato di Serie A. Nel 2005 decise quindi di ritirarsi, per dedicarsi a tempo pieno alla famiglia.

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