Serie B, budget stipendi costanti negli ultimi 4 anni, il Cosenza intorno ai 4,5 milioni ..

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In serie B la tendenza delle società è quella di utilizzare quasi sempre il medesimo budget in base alle loro potenzialità di spesa. 

In questi giorni la Gazzetta dello Sport ha pubblicato una particolare classifica, inerente il monte stipendi delle società di serie B (seconda colonna della nostra tabella) del 2021. Una graduatoria che comprendeva la spesa lorda delle società cadette, quindi comprensiva di tasse e contributi, ma anche dei bonus concessi ai calciatori. Nel 2021 è il Parma ad avere il monte stipendi più alto, ben 32,5 milioni, 11 milioni in più della squadra di Berlusconi, il Monza e quasi il doppio di quella di Vigorito, il Benevento, 8 volte quella del Cosenza. Per fortuna, visto che i lupi dovranno affrontare proprio i crociati domenica, queste classifiche contano poco in campo, tant’è che il Parma ha soli due punti in più del Cosenza e 8 in meno della capolista Brescia, pur avendo speso 3 volte in più della squadra di Cellino.

Noi abbiamo fatto qualcosa in più però, perché l’analisi del monte stipendi di un solo anno non indica il trend spesa di una società. Abbiamo quindi messo a confronto gli stipendi nell’ultimo quadriennio della serie B, nel quale è sempre stata presente la società silana, insieme ad Ascoli, Cremonese e Cittadella, e la classifica stilata non in base ad una sola stagione, ma in base alla media degli stipendi pagati nel quadriennio.

In questi ultimi quattro anni sono 36 le squadre che si sono confrontate nel torneo cadetto, con alterne fortune: il Chievo, con la recente estromissione dai campionati, idem il Carpi, il Trapani che è riuscito a rifondare e ripartire dalla serie D, il Livorno che è dovuto ripartire dall’eccellenza, Foggia e Palermo che sono dovute ripartire dalla serie D, altre invece che fanno l’ascensore tra serie A e B, come Benevento, Empoli, Lecce, Brescia e Crotone, l’Alessandria che è tornata in serie B dopo ben 47 anni.

Sostanzialmente si può notare che non ci sono grandi picchi di spesa, né in alto e né in basso. Le quattro squadre che hanno sempre partecipato in questo quadriennio, per esempio, hanno mantenuto sempre lo stesso livello di spesa: Il Cosenza di Eugenio Guarascio si è mantenuto sempre intorno ai 4,5 milioni, con punta più bassa lo scorso anno (4,1 milioni) e punta più alta l’anno prima (4,7); il Cittadella sui 3 milioni; l’Ascoli tra i 7 e gli 8 milioni e proprio l’anno scorso che ha speso di più ha anche rischiato la retrocessione; la Cremonese quest’anno ha speso qualcosa in più, 14 milioni, 2 milioni in più rispetto all’anno scorso ed al 2018 e 1 in più rispetto al 2019.

Trend molto simile anche per il Benevento, Frosinone Salernitana, Crotone, Spezia, Pescara, Venezia, Pordenone, Vicenza, Perugia.

La SPAL invece ha diminuito il suo monte stipendi, rispetto alla retrocessione dalla serie A, del 60%; la Reggina lo ha aumentato di 2,3 milioni e il Pisa di 1,5, ed in questi casi i risultati si stanno vedendo anche. Un’altra società che ha aumentato il suo monte stipendi e che sta ottenendo ottimi risultati è il Brescia, non tanto rispetto alla passata stagione, ma rispetto al 2018, con ben 4 milioni in più.

In sostanza le società, quindi, utilizzano quasi sempre il medesimo budget in base alle loro potenzialità di spesa, così le squadre retrocesse dalla serie A spendono molto di più come Parma o la SPAL, tranne poi ridimensionarsi al primo tentativo fallito.

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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