Svolta epocale

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FOTO ERNESTO PESCATORE

Guarascio mantiene fede alla sua promessa e insieme Gemmi crea il Cosenza più forte della sua era.

Lasciatemelo scrivere, stamane siamo tutti molto felici e soddisfatti come non mai alla fine dell’ennesimo mercato estenuante, con decine di calciatori sbandierati e conclusosi, come al solito, con l’ingaggio degli unici che non erano stati associati al Cosenza.

Per la prima volta in questi sei anni di serie B dell’era Guarascio (mentre nei tornei inferiori si è partiti con squadre importanti) già a settembre ci si presenta con un organico sulla carta di rilievo, con calciatori top della categoria. È evidente che l’ultimo giudizio lo fornirà il terreno di gioco perché per la buona riuscita di un progetto tecnico c’è bisogno della simbiosi tra diversi ed anche imponderabili fattori, ma dal confronto con gli altri organici della serie B il Cosenza ne esce con parecchi punti a favore.

fonte LEGA SERIE B

Sicuramente un mercato brillante con l’arrivo di calciatori del calibro di Tutino, Canotto e Forte, ma anche di Viviani, Mazzocchi, Sgarbi e dei giovani Zuccon, Crespi e Fontanarosa e poi le conferme, non da poco, del gioiellino Florenzi e poi di Micai, Marras e Calò. Una squadra che può contare anche sull’affidabilità di D’Orazio, Meroni, Martino e Voca e poi ci sono i prodotti del vivaio; Zilli, Arioli, Venturi, La Vardera, Cimino.

Insomma un buon mix avvalorato dal gioco di ottima fattura imposto da mister Caserta. Un gioco, come già scritto più volte, molto dispendioso che necessita di una rosa molto ampia con tanti titolari per lasciare sempre invariato il tasso tecnico in campo. Non aver raggiunto ancora il top della forma, guai se lo avessimo fatto, ed il non avere ancora la rosa al completo ci è costata la sconfitta con un Modena non eccezionale, ma forse non tutti i mali sono venuti per nuocere, l’anno scorso le vittorie iniziali hanno tratto in inganno molte persone, Guarascio e Gemmi compresi. La lezione è servita e quest’anno si sono fatte le cose a dovere.

Come scritto in altre occasioni, mi piacerebbe sempre parlare in questi termini del Cosenza di Guarascio, ma la realtà negli ultimi anni è stata ben diversa e fatta di campionati balordi, scelte approssimative, budget inadeguati e risultati umilianti.

Che cosa è cambiato allora dagli anni scorsi? Cosa ha determinato questa svolta che si può definire epocale? La paura di perdere la serie B e tutto quello che ne consegue, come dichiarato dallo stesso Guarascio durante la presentazione dei calendari a Como? Il segnale tangibile della sofferenza della tifoseria che ha disertato per diverse giornate il Marulla? Le continue critiche dei media in generale, anche pesanti come quelle del sottoscritto? L’insoddisfazione degli sponsor e dell’amministrazione comunale?

In ogni caso non era più possibile continuare come in passato, non era più possibile continuare ad alimentare una insoddisfazione latente, placata solo dall’ennesima salvezza giunta sul filo di lana. C’era bisogno di ulteriori conferme, della evidenza plastica di un progetto diverso, se non ancora vincente, prossimo alla vittoria, e sono arrivate. Purtroppo niente di consolidato perché nel calcio, e lo abbiamo visto martedì, basta una sconfitta per capovolgere i giudizi.

Questa volta però non si può rimproverare nulla al presidente Guarascio ed al DS Gemmi, di cui si narra di una vera e propria mandrakata nei confronti del collega Polito del Bari: negli ultimi giorni di mercato il DS rossoblù ha tenuto con il fiato sospeso il collega per l’ingaggio di Scheidler (calciatore che impediva l’arrivo nella città pugliese di Forte per il numero di over in rosa) e per la cessione di Florenzi mentre si accordava con Forte. Cosi che all’ultima ora, garantitosi il si del centravanti, ha mollato Polito sia per il francese che per Florenzi, impedendo di fatto allo stesso Polito di ingaggiare sia Forte e nemmeno  Gliozzi, costringendolo a fare i salti mortali per cedere Scheidler all’Andorra, nella B spagnola. Pare siano anche volati gli stracci nel box del Bari!!

Pertanto, il lavoro è stato fatto ed adesso la palla passa al mister ed ai calciatori. Caserta ha scelte a volontà, può cambiare uomini, moduli e schemi a piacimento, tranne in difesa, ad essere pignoli, unico reparto, visto anche l’infortunio di Martino, non all’altezza degli altri: un terzino in più ed un centrale avrebbero garantito più serenità, la partita con il Modena ha evidenziato che in quel reparto i calciatori sono contati per un campionato lungo e difficile come la B. Per fortuna c’è ancora il mercato degli svincolati e, volendo, si può rimediare.

Se la difesa piange un “tantinello”, il reparto più Forte è sicuramente l’attacco. Un reparto composto da Forte, Tutino, Canotto, Mazzocchi, Marras, Crespi lo hanno in pochi in cadetteria, dietro forse al Parma che vanta Colak, Mihaila, Partipilo, Man, Benedyczak ed Hernani; alla Cremonese con Coda, Okereke (in rotta con la società), Vazquez, Ciofani, Tsadjout, Buonaiuto; al Venezia che vanta il capocannoniere Pohjanpalo, Gytkjaer, Johnsen, Olivieri e Pierini, al Palermo con Brunori, Insigne, Di Mariano, Mancuso.

Bene anche il centrocampo dei Lupi: un Calò rigenerato dalla presenza di Caserta, Viviani, il giovane ma molto valido Zuccon, poi il gioiello Florenzi, e il mai troppo considerato Voca, Praszelik, garantiscono fosforo e legna. Insomma ottimo lavoro di Gemmi e Caserta.

Dove arriverà questa squadra? Ritengo che il mio personale giudizio sia chiaro, poi se si arriverà all’8° posto o al 12° è difficile dirlo, basta un infortuno, un rigore sbagliato, una sostituzione inopportuna a cambiare il destino di una squadra. Non credo dovrebbero esserci problemi di salvezza, ci sono organici inferiori ed in ritardo e poi la scaramanzia mi impone una certa discrezione..!!

 

 

 

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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