Una vittoria da coltivare

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La squadra si deve ripetere, Guarascio evitare inutili appelli o banali riduzioni del costo del biglietto, ma incidere con concreti e sostanziali interventi sul mercato.

La prestazione di ieri ha soddisfatto chiunque, da tutti i punti di vista. È la squadra che avremmo voluto vedere da sempre per spirito di gruppo, ma soprattutto per quella sana cattiveria che manca da tempo tra le fila rossoblù. La prestazione è stata soddisfacente anche da punto di vista tecnico, soprattutto se rapportata all’avversario di turno, sicuramente preceduto da un valore tecnico poi non confermato sul rettangolo di gioco.

L’ho scritto più volte, questa squadra deve giocare al mille per mille se vuole ottenere dei risultati positivi e di conseguenza la salvezza. Il compitino non bastava prima e non potrà bastare in seguito, visto l’alto valore tecnico delle compagini avversarie. Non appena i ritmi si abbassano, se si perde cattiveria ed intensità agonistica viene fuori la differenza tecnica ed il Cosenza soccombe. È evidente che quindi non basta la prestazione di ieri per arrivare alla salvezza, il Cosenza è sempre ULTIMO e di partite come quelle con il Parma bisognerà farne altre 16, a cominciare dalla prossima, sempre al Marulla, con la Ternana.

Dove sta la differenza con le ultime gare della gestione Viali e con quelle della gestione Dionigi? Molto probabilmente nelle parole del tecnico nella conferenza stampa pre partita. Il tecnico cercava ed evidentemente ha trovato quella grinta e cattiveria sopita dall’ansia della prestazione, dalla paura di sbagliare e che invece il tecnico ha saputo tirare fuori. A mio avviso dipende anche da altri fattori che si chiamano calciatori di esperienza, quelli tanto reclamati dal sottoscritto anche in conferenza stampa dinanzi al DS Gemmi.

Il primo è sicuramente il portiere Micai. Abbiamo cominciato un campionato di altissimo livello con tre ragazzini e l’inavvedutezza di questa scelta di DS e presidente l’abbiamo pagata fino all’altro ieri. Ho contato almeno tre volte in cui i calciatori del Cosenza sono andati a ringraziare il loro portiere per le prodezze salva risultato. Questo significa che ora la difesa, e la squadra in generale, si fidano ciecamente del loro portiere. Abbiamo un numero uno che porta punti alla squadra, che esce in presa alta, cosa che non vedevamo da tempo, ma soprattutto che da sicurezza al reparto. L’avessimo avuto da agosto non saremmo ultimi. Certo avrà anche lui le sue pause, speriamo pochissime, a Modena poteva fare qualcosa in più sul primo palo, ma la squadra ha beneficiato molto della sua esperienza.

Il tiro di Marras nel primo tempo

Il secondo è Marras. Anche lui dovrà confermarsi come il resto della squadra, perché è molto discontinuo nelle sue prestazioni, ma ieri ha fatto capire di essere entrato nella parte. Ha avuto buoni spunti tecnici nel primo tempo ed ha aiutato la squadra nel secondo tempo, stringendo i denti soprattutto quando si è rimasti in 10. È il “bullo” che serviva alla squadra. Una compagine che, da oggi in poi, dovrà digrignare i denti per arrivare alla salvezza. Un altro calciatore di cui voglio rimarcare la prestazione e Voca, non si è fermato un attimo, dando la spinta ai compagni di reparto per tenere botta agli avversari. E poi Aldo Florenzi, ieri non lo avrebbero fermato neanche con le cannonate. Ha oscurato il gioiello del Parma Bernabè e regalato tre punti vitali per il proseguimento del campionato.

La rete di Florenzi

Gli altri si sono adeguati al ritmo dei loro compagni, vincendo quasi tutti i contrasti ed arrivando sempre primi sulle seconde palle. Bene l’impatto di D’Orazio. Il tanto reclamato, in primis dal sottoscritto, terzino sinistro di esperienza. Non sarà un top player del ruolo, il suo piede destro non è un top di gamma, ma sicuramente ci mette cuore ed esperienza. Insomma tutti bene e non potrebbe essere diverso il giudizio visto l’importante vittoria.

È molto importante però che si dia continuità a questa vittoria che va coltivata nel tempo con la medesima prestazione e con un ulteriore irrobustimento dell’organico. Il presidente ed il DS non ricadano nell’errore di questa estate, quando al cospetto delle prime due vittorie si sono illusi di avere uno squadrone tra le mani. A questa squadra manca il Riviere del miracolo di qualche anno fa. Marras è un’ala che può garantire un paio di gol, il resto li potrebbe far fare ad un attaccante che ha dimostrato negli anni di andare a rete con facilità. A questa squadra serve un attaccante che faccia paura solo a sentirne nominare il nome. Direte che crediamo alle favole, no! Sono molto realista e proprio perché restano due giorni di mercato bisogna fare capire al presidente Guarascio che Finotto è un giocatore di gamba, di grande impegno, che farà anche lui qualche gol, ma non è il bomber da doppia cifra che serve per salvare il Cosenza. Anche Larrivey darà il suo contributo, ma a questa squadra serve un attaccante con caratteristiche diverse visto che Viali, soprattutto fuori casa, gioca sulle ripartenze. Un attaccante che riesca ad attaccare la profondità che può essere dettata da Calò.

la traversa colpita da Nasti nella ripresa

Semmai Viali dovrà cominciare a pensare a come inserire Calò in questa squadra, visto che un cagnaccio come Voca serve davanti alla difesa, Florenzi è intoccabile ed un’altra mezz’ala di inserimento come Cortinovis o Brescianini ci devono essere. Il 4-3-3 di ieri è piaciuto, è il modulo che questa squadra ha nelle gambe da sempre, al contrario di quanto sosteneva Dionigi. Con una punta di peso e Marras in affiancamento si potrebbe rinunciare all’altra, ma questi sono problemi di Viali. La squadra ieri ha giocato per lui, visto che da più parti soffiava il vento dell’esonero in caso di sconfitta e del ritorno di Dionigi e questo è un ottimo segnale visto che la contestazione, giustamente, proseguirà e quindi si dovrà fare a meno del supporto del tifo organizzato, almeno al Marulla.

Il presidente Guarascio ha di nuovo in mano la salvezza del Cosenza ed una nuova tregua che non può risolversi con inutili appelli o con banali riduzioni del costo del biglietto, ma con concreti e sostanziali interventi sul mercato.

foto di Ernesto Pescatore

 

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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