Viali, giusto aspettare l’offerta del Cosenza, ma…

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In una lunga telefonata l’ormai ex tecnico rossoblù spiega i motivi della sua scelta

Calmo, serafico, eloquente come in tutte le sue conferenze stampa a Cosenza, una città che ha sentito sua per sette mesi circa ed a cui deve molto e che sicuramente rimarrà viva nei suoi ricordi per molto tempo ancora. Come tanti allenatori passati da qui, risulterà una tappa fondamentale in termini di esperienza, di vissuto, di contatto con la gente e con un popolo meraviglioso e complesso allo stesso tempo, così come lui stesso ha avuto modo di definire. Da una parte il cuore quindi, dall’altra c’è la mente però e quando bisogna decidere sul proprio destino e sul futuro della propria famiglia devono esserci delle certezze.

A questo punto è bene precisare quella che però resta solo una mia impressione della lunga telefonata intercorsa con Viali che, da persona molto corretta e professionale, non ha voluto lasciare che io pensassi che, nel confronto odierno, non ci fosse stato il benché minimo tentativo, sia del direttore Gemmi che del presidente Guarascio, di convincerlo a continuare l’avventura con il Cosenza.

Questo è il messaggio che lui ha voluto trasferire a Cosenza mediante il sottoscritto: una proposta, tecnica e contrattuale, il Cosenza l’ha fatta e lui l’ha presa in considerazione, l’ha aspettata perché ciò lo doveva al presidente Guarascio ed al direttore Gemmi che gli avevano dato la possibilità di misurarsi con il campionato cadetto, ma non abbastanza convincente da indurlo a sottoscrivere un nuovo contratto con il Cosenza di Eugenio Guarascio.

Prima dell’incontro di oggi solo una forte insistenza dell’Ascoli che, memore della mancata scelta dell’anno scorso, voleva rimediare a quello che evidentemente è stato definito un errore, ma nessuna decisione in merito.

Il viaggio in Corsica solo un momento per vagliare meglio e con serenità le proposte sul tavolo. Ha confermato il fatto di essersi sentito spesso con il direttore Gemmi dalla cui riconferma dipendevano anche le sue sorti.

Obbligatorio quindi il passaggio gerarchico: prima la scelta da parte di Guarascio del DS e poi dell’allenatore come espressa facoltà di Gemmi che doveva dare seguito a quelli che erano gli obiettivi comuni con Viali prima della partenza in Corsica.

DS che voleva ed ha dimostrato anche oggi di volere a tutti i costi Viali, smentendo così le voci di un interessamento nei confronti di D’Angelo o di Lucarelli che, tra l’altro, ha immediatamente smentito.

Ora ognuno potrà trarre le sue conclusioni da quanto scritto, ma, è mia opinione personale, che per capire quanto sia stata effettivamente opportuna l’offerta di Gemmi e Guarascio e quanto invece sia stato diplomatico Viali nel rispondere alle mie domande, si dovrà attendere l’ingaggio del nuovo allenatore che a sua volta cercherà di vederci chiaro nei programmi della società rossoblù.

Un neofita della serie B accetterà senza mezzi termini l’offerta di Gemmi, così come fece Viali a novembre scorso, un allenatore più quotato dello stesso Viali vaglierà l’offerta e se la declinerà vorrà significare che non era abbastanza sostanziosa in termini di budget, magari adducendo problemi di distanza dalla famiglia!

Quello che è sicuro che non si potrà dare continuità tecnica al lavoro di Viali e bisognerà accontentarsi della riconferma del solo Gemmi, che non è poco, visti i tempi, ma che per dare forza al suo mandato e dare comunque un minimo di continuità tecnica, dovrà garantire almeno la permanenza dei giocatori cardine del gruppo di Viali: Micai, Marras, Nasti, Brescianini ed io terrei anche Florenzi, posto che D’Orazio, Calò, Zarate, sono dati per riconfermati. Ogni pezzo perso complicherà il nuovo progetto e ci farà capire se e dove si è creato il distacco tra Gemmi e Viali.

 

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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