ZITTI TUTTI….. PARLA URSINO!

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Quelle avances …. e “quella gente” che merita la Serie A.

Oggi il Direttore Beppe Ursino ci ha dedicato qualche ora preziosa del suo tempo e ne siamo davvero onorati… Di fronte ad una carriera e ad una vita dedicata al calcio, le domande sarebbero veramente tante… troppe… Abbiamo cercato di racchiuderle qui di seguito.

Giuseppe Ursino è nato a Rocella Ionica (RC) il 30 giugno 1949. Una vita spesa nel calcio e per il calcio. Dal 1995 al 2022 è stato il Direttore Sportivo del Crotone, con cui,  partendo dai Dilettanti, ha raggiunto la prima storica promozione del club in  Serie A. Nel corso della sua esperienza ha scoperto tantissimi talenti come Bernadeschi, Cataldi, Simy, Florenzi e Messias.

 

1) Direttore, buonasera… Senza giri di parole, la città è piccola e la gente mormora… Dopo l’anno sabbatico,  quanta verità c’è sul fatto che lei torni in sella in una squadra calabrese?

No… (ride!) In questo momento non c’è alcuna possibilità… L’anno sabbatico continuerà. Posso dire che non c’è niente di vero, anche perchè non c’è stato nessun contatto. Nel mese di giugno c’è stato un interessamento del Cosenza, è vero, ma ora come ora non c’è nessun legame. D’altronde, il Cosenza attualmente ha già il suo Direttore Sportivo!

 2) Il Cosenza, intanto, se la passa piuttosto male e da fanalino di coda deve cercare di risalire la classifica, impresa ardua. Cosa pensa di questa difficile situazione? Cosa manca alla squadra?

Già… La situazione è davvero ingarbugliata. Però, a mio avviso, si può ancora uscirne fuori. Manca tanto alla fine del campionato ed è innegabile che il livello sia molto alto; ma è anche vero che con gli acquisti giusti c’è ancora possibilità di salvezza. Io me lo auguro, sinceramente, ma non essendo all’interno dello spogliatoio, non posso dire molto. Sicuramente la squadra va rinforzata e questo lo si evince semplicemente seguendo le partite.

  3) Torniamo a Lei… Crotone. 27 anni. Si chiude un ciclo storico, longevo e proficuo. Quest’anno i pitagorici si stanno battendo per tornare in B… Come vede questo duello serrato col Catanzaro? Possiamo dire che il Crotone quasi sicuramente passerà dai play off?

 Beh diciamo che manca tanto anche lì…. 8 punti sono tanti, tre partite in pratica. Negli altri gironi in testa c’è più equilibrio. Per quanto riguarda il girone C della serie C, si può dire che ci sia chiaramente una lotta a due. Le altre squadre sono molto inferiori alle due Calabresi, che hanno speso anche di più nel mercato, e la differenza si vede. Io pensavo che Avellino e Pescara fossero sullo stesso piano ma alla luce degli eventi, non è così. In ogni caso, credo che si deciderà tutto verso marzo a grandi linee. Ripeto, 8 punti sono tanti ma può ancora accadere di tutto. Ho visto praticamente quasi tutte le partite e posso dire che il Catanzaro gioca meglio, il Crotone ha cambiato molto, ma è altrettanto forte.

 4) Simy e Messias sono solo le sue ultime scoperte lanciate nel grande calcio, qual è il segreto del suo lavoro?

Un segreto non c’è… Si tratta solo di lavoro, lavoro, tanto lavoro. Posso dire che nei miei 27 anni a Crotone ho quasi abbandonato la famiglia (ride) per essere sempre sul pezzo, sempre in prima linea o in giro ad osservare giocatori… Perché se ami il tuo lavoro, non puoi lasciare nulla al caso. Il mio percorso a Crotone è stato stupendo e sarò sempre grato alla famiglia Vrenna. Ho potuto dire la mia, scegliere i giocatori e il presidente non si è mai intromesso in questioni tecniche. Ciò che mi sento di dire è che i meriti sono da condividere con la città, la Dirigenza, gli allenatori e i collaboratori. La mia più grande soddisfazione è vedere i giocatori che illo tempore ho portato a Crotone, militare ora in nazionale.

 5) Riposo, meritato, a parte, come ha impegnato quest’anno senza calcio?

Ça va sans dire: vedendo tante partite, ovviamente! Dal vivo o in televisione, ma aggiornandomi sempre. Il lavoro del direttore sportivo sta cambiando e non è più come una volta. Bisogna avere più collaboratori fidati e una rete scouting all’altezza. Quindi l’aggiornamento costante è prezioso per continuare ad avere un quadro limpido e preciso sulle caratteristiche dei giocatori.

 6) Pausa ancora fino a giugno dunque e poi una nuova esperienza, magari finalmente in riva al Crati?

L’anno prossimo si vedrà, mi piacerebbe bissare i successi di Crotone anche altrove. Quindi, mai dire mai e chissà, qualche progetto interessante magari arriverà. Ciò che per me è sempre stato prioritario è dare soddisfazioni ai tifosi e alla gente. Chiaramente è fondamentale un ambiente tranquillo, in cui DS e dirigenza siano in sintonia e condividano le stesse idee e le stesse ambizioni. Solo così è possibile creare qualcosa di bello e duraturo. Non so se sarà in Calabria o altrove ma sicuramente posso affermare che Cosenza e i suoi tifosi sono da Serie A.

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