IN ATTESA DI PASSARE IN VANTAGGIO E NON AVERE SEMPRE RIGORI CONTRO

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È evidente che questa squadra ha dei limiti, soprattutto se la paragoniamo a quella della cavalcata miracolosa di qualche mese fa, ma se vogliamo essere onesti anche quella squadra è stata duramente criticata per lungo tempo, fin quando non ha trovato la quadratura del cerchio proprio con Roberto Occhiuzzi. Bene oggi Occhiuzzi non può più schierare Casasola, Riviere ed Asencio e deve far di necessità virtù. Sono stati ingaggiati altri giocatori, con caratteristiche simili, ma non sono più quelli di prima, ma tutti i tifosi si augurano che lo possano diventare con il tempo. Per raggiungere risultati nel calcio ci vuole tempo e per il Cosenza ce ne vuole ancor di più perché non possiamo fare campagne acquisti faraoniche. Dietro gli ingaggi di questa stagione c’è una filosofia di gioco che è stata interpretata da Trinchera. Un lavoro onesto del DS che ha cercato di accontentare il più possibile il proprio allenatore. Un lavoro all’unisono tra i due, come più volte dichiarato. Questo progetto prevede un modulo tattico ben preciso, il 3-4-3. Per fare questo modulo servono giocatori tecnici, ma quelli servono sempre. Avessimo un centrale con piedi educati potremmo impostare più efficacemente perché, come scritto più volte, tocca a questa specie di libero impostare l’azione, dal basso, come vuole il 3-4-3, però credo sia da apprezzare lo sforzo di Idda di interpretare al massimo questo ruolo. Passi per Ingrosso e Legittimo che devono solo contrarre, è evidente che sarebbe stato meglio avere un esterno destro alla Casasola che, oltre a fare cross al bacio e tanti assist, sa andare anche a rete, ma dobbiamo “accontentarci” del cuore di Corsi e sperare che il virgulto della Roma, Bouah, maturi in tempo. A sinistra dobbiamo pertanto giocare con un altro giocatore adattato perché costretto a giocare sul piede opposto, ma non credo che qualcuno si possa lamentare di Bittante e anche qui dobbiamo augurarci che Vera entri nello spirito di questa squadra. Il modulo di Occhiuzzi prevede poi a centrocampo due mediani che devono fare legna e non costruire, perché a quello pensa il centrale. Bene anche qui abbiamo due giocatori che devono fare sacrifici per adattarsi in quanto sono due mezz’ali tra le migliori della serie B (12 gol in due l’anno scorso), poi abbiamo il puledro Kone, più adatto a questo ruolo, ma un tantino disordinato, abbiamo Petrucci, grandi piedi e visione di gioco e poi Ba che è un’altra mezz’ala. Sarebbe il top se i due mediani potessero contrastare ferocemente a centrocampo e aiutare contemporaneamente nell’impostazione del gioco, dei mastini con i piedi vellutati, ma credo che si pretenda un pò troppo per la B. In avanti abbiamo il solito Carretta che avrebbe bisogno di una buona spalla per essere devastante e Baez che quest’ anno è temuto da tutti e quindi molto più marcato dello scorso anno. Sulla trequarti Balhouli che ha classe da vendere e Sacko che deve riuscire ad entrare negli schemi di Occhiuzzi. I tre centravanti (Gliozzi, Petre e Borrelli) sono tutti validi a mio avviso, ma anche loro hanno bisogno di tempo per capire i tempi di gioco e questi non si possono avere in un mese. Quindi i problemi ci sono e nessuno li nega, ma quello che bisogna capire è che la squadra ha intrapreso un processo di crescita che va sostenuto. Troppo facile sparare a zero su Occhiuzzi (ha sbagliato formazione, già si dice che la squadra è scarica e senza cattiveria) alla prima sbandata. Fino a ieri era il salvatore della patria, un grande allenatore, già oggi pagherebbe la sua inesperienza. C’è un progetto nuovo e c’è bisogno di tanto lavoro per completarlo, urge quindi tanta pazienza e fiducia nel lavoro del tecnico. Oggi questo lavoro si è visto, la squadra ha personalità ed è riuscita per larghi tratti ad imporre il proprio gioco, Falcone è praticamente senza voto e le nostre occasioni sono state pari alle loro. Abbiamo avuto un ottimo possesso palla in funzione delle carenze tecniche che pur sempre ci sono e che hanno portato ad alcuni errori rivelatasi poi fatali, gli stessi che abbiamo fatto con il Lecce e nelle altre partite che abbiamo però pareggiato. Bene ci vuole pazienza per arrivare a coronare il progetto di Occhiuzzi. Avessimo la potenza di avere 25 calciatori tecnici saremmo il Monza e non il Cosenza, ma io ho visto il Monza oggi e mi tengo il mio Cosenza… forza lupi!

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