Missione cosmica

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Nello spazio siderale i problemi sono sempre tanti, dalla mera necessit? di sopravvivere fino al dover portare avanti la missione che ? stata assegnata. Figurarsi se c?? modo di ascoltare la musica, eppure una melodia risuonava nella sua testa da prima della partenza. ?Sembra impossibile? lo aveva accompagnato fino alla vittoria di Pescara ed ora non poteva godere della stagione del ritorno in Serie B. Aveva atteso con insaziabile trepidazione quel momento, ma uno strano scherzo del destino lo costringeva a partire proprio il 25 Agosto. A peggiorare la situazione vi era l?incertezza della data di ritorno. Probabilmente avrebbe perso tutto il campionato. Gli avevano per? promesso un aggiornamento finale se ci? fosse accaduto ed i monitor montati in una parte specifica della stazione spaziale in orbita si accesero come previsto in una precisa giornata di primavera. 6 Maggio, quel giorno finalmente arriv?. Si accese il monitor alla sua sinistra e una strana figura inizi? a parlare. L’emozione era a mille…

Il fallo di Corsi a Cittadella che cost? il primo rigore

Astronauta, devi sapere che la stagione del tuo Cosenza non ? iniziata benissimo. La prima partita in assoluto dopo tutti quegli anni di attesa ? stata proprio amara. Maniero, il bomber di razza preso per gonfiare la rete, ha fatto subito il suo dovere ma non ? bastato. Al sesto minuto di recupero (s?, proprio all?ultima azione) l?Ascoli ha pareggiato. Pensi che questo sia abbastanza, farsi acciuffare proprio sul traguardo? Era solo l?inizio. A fine mese c?era il famigerato esordio casalingo e tutti i cosentini avevano risposto in massa. La partita col Verona per? non si ? mai giocata e lo 0-3 a tavolino rimane una macchia davvero brutta. Sono successe tante cose in quei momenti ma tutto era iniziato quando a davvero poco tempo dall?inizio del campionato qualcuno aveva chiesto di rifare tutto il manto erboso. In quel pomeriggio estivo il campo non esisteva, sappi solo questo.

L?astronauta pigi? un altro tasto per far proseguire il racconto.

 

Una rosa e tante spine

Ora il racconto potrebbe farti deprimere ancora di pi?, perch? per tutto il mese di Settembre non ? mai arrivata la vittoria ed ogni partita sembrava maledetta, i piccoli dettagli erano sempre contrari al buon esito della partita. A Cittadella sono arrivati due rigori contro, col Livorno in casa Giannetti ha segnato all?84? ed ha pareggiato il gol iniziale di Tutino. Sai, sembrava quasi avessimo paura di vincere. Pensa, con la Cremonese abbiamo perso ancora e con lo stesso risultato della partita a Cittadella e con il Perugia in casa sembrava di rivedere la partita col Livorno. Prima il vantaggio, poi l?1-1 finale. Credimi per?, nessuno gridava al disastro e tutti avevano fiducia in Braglia. Quando diceva che tutto sarebbe cambiato, che dopo la prima vittoria sarebbe stato diverso, che il gioco c?era aveva ragione da vendere ed ? stato profetico. Nella prima parte di stagione abbiamo pagato molto l?inesperienza, questo ? sicuro. Peccavamo spesso di ingenuit? e sembrava che molti giocatori avessero fretta nel fare la giocata, nel cercare subito il passaggio o buttarsi subito a rincorrere il pallone.

L’esultanza di Tutino dopo la doppietta contro il Foggia

La prima vittoria ? arrivata dopo un altro 1-1 ed ? stata fantastica. Contro il Foggia ? finita 2-0 e l?ha decisa una doppietta di Gennaro Tutino, che prima del campionato ? scappato da Carpi per riabbracciare i colori rossobl?. Quando puoi guarda il suo secondo gol, quel colpo dall?angolo dell?area che ha trafitto il portiere. Tutino ? quel giocatore che pu? spaccare la partita quando vuole ma a volte se lo dimentica. Il momento buono non ? durato troppo perch? una volta presa la consapevolezza di non essere maledetti, qualcos?altro si ? guastato. Dalla partita col Brescia ? iniziata la girandola dei portieri. Saracco ha iniziato la stagione come titolare ma ha avuto parecchie incertezze ed a Brescia un suo errore ? costato caro. Ha giocato quindi Cerofolini col Pescara ma nemmeno lui ? sembrato essere sicurissimo. Sono servite altre due partite per trovare l?equilibrio.

 

L’ombra delle incertezze

Contro Lecce e Palermo abbiamo venduto carissima la pelle ed abbiamo giocato davvero bene, non sembrava una sfida fra chi si gioca la A e chi vuole evitare la C. Subito dopo ? arrivata la trasferta a Crotone e tutto ? cambiato. Fra i pali ? tornato Pietro Perina e subito abbiamo capito che il padrone era tornato a casa, l? dove doveva stare. Il risultato e la prestazione poi sono stati magistrali e l?ha decisa un gol di Riccardo Idda. S?, il difensore centrale. Tutti hanno contribuito alla causa, dando tutto quello che avevano. Il periodo ? stato talmente buono che abbiamo trovato persino un gol all?ultimo secondo! Contro il Padova in casa l?ha decisa Luca Garritano ed ha chiuso una rimonta perfetta. Subito dopo ? arrivata una giornata da cancellare completamente: lo Spezia ci ha battuti per 4-0 e noi in campo non siamo proprio scesi. Braglia si ? talmente preoccupato che alla fine ha buttato dentro un difensore, cercava di non far ricordare quella partita come la peggiore in assoluto.

Il gol di Idda nel derby

Anche se ti ho parlato con enfasi di alcuni momenti, non pensare che tutto sia stato perfetto. C?era sempre qualche elemento che stonava nella prestazione, una incertezza, un piccolo passo falso che rovinava il quadro generale. Ne ? esempio l?errore sotto porta di D?Orazio contro il Benevento. La partita ? finita 0-0 e la convinzione di aver buttato (altri) 2 punti serpeggiava fra i tifosi che abbandonavano lo stadio. Ci siamo per? fatti il regalo di Natale ed ? stato proprio D?Orazio a consegnarcelo. Il 23 Dicembre abbiamo giocato a Venezia ed il nostro gioco intelligente ci ha permesso di trovare i 3 punti. Un solo gol ? bastato per mangiare in santa pace il panettone e respirare un po? in fondo alla classifica. Perch? sai, per respirare meglio abbiamo dovuto aspettare parecchio e non ? compito mio raccontarti di quei momenti. L?ultima informazione che ti do ? lo 0-0 con cui abbiamo chiuso il girone di andata. Una partita noiosetta contro la Salernitana, non ti sei perso nulla, stai tranquillo.

La figura sullo schermo spar? lasciando al suo posto un’immagine fissa. L’astronauta stava ancora riflettendo su ci? che aveva sentito ed aveva parecchia ansia addosso. Doveva sapere come finiva quella stagione. Trov? il tasto per far partire il racconto della figura alla sua destra e finalmente lo trov?.

 

Un nuovo inizio

Ricordi la canzone ?l?hanno visto col mojito a Piazza F???. Ebbene, quel tormentone ? cessato di esistere tra le mura del Marulla: Baclet si ? trasferito alla Reggina, ma il tributo che i tifosi gli hanno riservato nel giorno del suo addio ? stato indimenticabile. Affrontavamo l?Ascoli, nella prima di ritorno, portando a casa uno scialbo 0-0 che ci ? comunque servito per muovere la classifica. La settima successiva siamo partiti alla volta di Verona, col dente avvelenatissimo dopo quanto accaduto all?andata, mentre due nuovi volti rimpolpavano la rosa: si trattava di Embalo e Sciaudone. Stava per materializzarsi una sconfitta pesante, sotto di due reti a nove dal termine, quando lo stesso Sciaudone riapr? il match con una frustata di testa, esultando alla CR7. Che personalit? il ragazzo. Neanche il tempo di risistemarci che Idda, due minuti pi? tardi, siglava il gol del pari, tra l?apoteosi generale e la festa totale sugli spalti. Puoi dunque capire come i freddi giorni della Merla non abbiano per nulla scalfito i nostri animi, nonostante l?addio di Pascali, un?altra colonna portante all?interno dello spogliatoio.

Il tributo dei tifosi a Baclet

Dopo aver fatto visita a casa di Giulietta ? iniziata un?altra stagione. La partita in casa col Cittadella ci ha fatto prendere coscienza della nostra forza e di quanto belli fossimo nel giocare le gare a viso aperto, senza alcun tipo di timore reverenziale. Il 2 a 0 finale ? stata una logica conseguenza del dominio dal primo al novantesimo, ed il gol che abbiamo realizzato con Ronald? pardon, Sciaudone, il nostro DS16, ? stato di una bellezza disarmante. L?entusiasmo era talmente alle stelle che neanche la sconfitta di Livorno ci ha fatto preoccupare, convinti che avremmo comunque portato a casa i 3 punti nella partita casalinga contro la Cremonese. Cos? ? stato, nonostante un rigore fallito dal nuovo numero 9 ? Litteri ? che ha preso il posto di Perez, passato al Piacenza. Ancora un 2 a 0, ancora Sciaudone protagonista. La bellezza di questa squadra stava nella sua amalgama, che cresceva partita dopo partita: era come se tra noi tifosi e i giocatori ci fosse uno specchio in grado di riflettere l?immagine di un lupo mai domo, insaziabile. Con questa convinzione siamo partiti a Perugia: eravamo in 900 non in 11 e, neanche a dirlo, abbiamo fatto risultato. E? bastato un rigore di ?Brus? Bruccini per chiudere la pratica gi? al primo tempo. S?, se stai pensando che Febbraio, il mese dell?amore, ? stato fantastico, non ti sbagli: l?ultima gara, nel turno infrasettimanale contro il Carpi, l?abbiamo portata a casa grazie ad un giocatore che ha cucito addosso la nostra maglia. Sto parlando ovviamente di Tutino. Ti avverto che le immagini di quella partita non sono adatte a deboli di cuore, ma voglio comunque rassicurarti: Spiderman Perina ha parato quel rigore al 95?.

 

Marzo cangiante, Aprile radioso

Giocare con meno pressioni ha i suoi aspetti positivi e negativi. Da Marzo in poi siamo stati leggermente pi? sereni, anche se per la salvezza mancavano ancora diversi punti. Marzo ? anche il mese pi? pazzo dell?anno, quindi non stupirti di quello che sto per dirti. Tutto ? iniziato allo Zaccheria di Foggia, dove siamo usciti immeritatamente sconfitti a causa di un?autorete di Dermaku. La mala sorte voleva prendersi gioco di noi e decise di punirci proprio nel match successivo contro la capolista Brescia: ti dico soltanto che la prima frazione di gara si chiuse con un perentorio 2 a 0.??Li avevamo annichiliti.? Poi ? successo l?imponderabile, con gli episodi che non sono girati dalla nostra parte, e la gara ? terminata 2 a 3 a pochi secondi dal termine. Questi momenti potevano gettarci nello sconforto, ma sappi che non ? stato cos?: la citt?, i tifosi, l?ambiente credevano fermamente nell?obiettivo e non facevano mai mancare il loro apporto in ogni singolo istante. Siamo tornati a Pescara, proprio 9 mesi dopo quell?iconico giorno, strappando un punto pi? che meritato sul campo degli abruzzesi. Poi ci ha fatto visita il Palermo: stesso risultato dell?Adriatico?? 1 a 1 ? e medesima prestazione sopra le righe.

La solidit? del gruppo

A sette giornate dal termine stazionavamo a quota 35 punti, consapevoli di doverne racimolare almeno sette per ottenere il traguardo tanto ambito. La prima di queste sfide non ? andata nel verso giusto, ma sai bene che il Via del Mare?? uno stadio storicamente ostico per noi. Garritano ci aveva illuso, ma La Mantia, l?ex che abbiamo tanto osannato, ci ha punito per ben due volte ed ha suggellato il definitivo 3 a 1. Poi ? arrivato il derby, la partita che non dovevamo sbagliare ad ogni costo. Purtroppo si ? trattato di uno scontro fratricida, con i pitagorici che navigavano nei bassi fondi della classifica. Risultato? 1 a 0 per noi con gol di Embalo, la freccia africana che tanto ricorda Okereke. Spero avrai modo di gustare la sua incontenibile velocit?, ? un giocatore che ci ha fatto tanto divertire. Hai presente la teoria dell?eterno ritorno di Nietzsche, dei cicli che si ripetono? Ecco, sulle ali dell?entusiasmo e con un piede e mezzo in serie B ci siamo recati a Padova, proprio in quello stadio che ci condann? in serie C nonostante un Gigi Marulla sugli scudi: abbiamo pareggiato, ma ci siamo presi la nostra rivincita condannando i veneti ad una ormai certa retrocessione.

 

Salvezza

Spezia, Benevento e Venezia: tre partite che hanno sancito verdetti ufficiali e ci hanno fatto vivere, per qualche momento, il sogno playoff. Contro i liguri abbiamo sofferto, ma siamo usciti vincitori: 1 a 0 e serie B ipotecata. Pensa, i play off distavano solo tre lunghezze e, tranquilli e spensierati, abbiamo affrontato il Benevento. Ahim? siamo usciti sconfitti ? 4 a 2 il risultato finale – ma abbiamo dato veramente tutto. Poi ? giunto finalmente il giorno che stavamo attendendo da quel caldo 26 di Agosto: Cosenza-Venezia ? stata la partita della festa, la gara che ha sancito la nostra permanenza ufficiale in cadetteria e la voglia matta di essere ancora protagonisti. Il mio consiglio ? quello di sederti con calma e gustarti lo spettacolo appena ne avrai l?occasione, vedrai una rete che difficilmente dimenticherai. Se pensi che la salvezza ci abbia riempito la pancia ti sbagli: a Salerno abbiamo vinto ancora (1-2), l’ha decisa Luca Palmiero, un giocatore meraviglioso. Ti assicuro che guardarlo giocare ? uno spettacolo per gli occhi, potrebbe essere lui il futuro del centrocampo italiano.

La coreografia della tribuna

Trovare un aggettivo per descrivere questa stagione ? compito arduo, forse impossibile. Ma sai che a Cosenza siamo bravissimi a trasformare l’impossibile in possibile: qui non si ha soltanto il diritto di sognare, qui si ha il gusto e la voglia di rendere tangibile quanto di pi? bello si possa immaginare. Continuiamo a scrivere pagine di un libro che non si chiuder? mai.

Potevo dirti tante altre cose, ad esempio di quanto il pubblico sia stato il dodicesimo uomo in campo, sensazionale in casa e da capogiro in trasferta, a tratti commovente e da pelle d’oca. Ma so gi? che non ti direi nulla di nuovo.

Simone De Rose
Luca Gualtieri

Illustrazioni: Andrea Calogero

 

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