Lando Norris contro le nuove decisioni FIA: “I piloti dovrebbero poter parlare liberamente”

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La FIA ha aggiornato il codice sportivo internazionale in vista della stagione 2023 di Formula 1. Infatti, attraverso un comunicato, ha dichiarato che i piloti dovranno chiedere l’autorizzazione per rilasciare dichiarazioni personali.

In un documento intitolato “Guida al principio di neutralità”, la FIA ha spiegato che i piloti potranno esprimere le proprie opinioni su qualsiasi questione politica, religiosa o personale nella propria sfera privata e, soprattutto, al di fuori del quadro delle competizioni. Di conseguenza, coloro che non rispettano il divieto, potranno essere soggetti a sanzioni (ad esempio, una penalità in griglia) o ad ammonizioni ed esclusioni.

Inoltre, la guida della FIA afferma che i piloti possono chiedere l’autorizzazione per rilasciare dichiarazioni personali almeno quattro settimane prima dell’evento in questione e che le richieste tardive saranno prese in considerazione soltanto in via eccezionale.

Pertanto, se Lewis Hamilton volesse nuovamente indossare un casco con la livrea arcobaleno durante il GP del Qatar, dovrebbe chiedere l’autorizzazione.

Lando Norris non ha tardato ad esporre il suo disappunto verso il nuovo regolamento FIA. Infatti, nel corso della presentazione della nuova MC60, ha dichiarato: “La Formula 1 ha fatto chiarezza su ciò che ritiene accettabile e su ciò che pensa dovremmo essere in grado di fare come piloti e questo è ciò che sostengo. Dovremmo essere in grado di dire ciò che vogliamo e ciò che crediamo. Non siamo in una scuola, siamo abbastanza adulti da cercare di prendere decisioni intelligenti. Forse, a volte, se ne prendono alcune stupide, ma questo succede nella vita”.

Inoltre, il pilota ha ampliato il suo discorso sottolineando quanto tali limitazioni comprometterebbero la loro credibilità: “Dovremmo essere in grado di dire ciò che vogliamo, è questo che ci definisce come persone e che ci rende umani. Stiamo solo cercando di aiutare le persone nel mondo e di dare consigli, non c’è motivo per cui non dovremmo essere autorizzati a farlo. Non so quali possano essere le sanzioni qualora andassimo oltre il regolamento imposto. Se si tratta di una multa, sono felice di infrangerla, ma se è un po’ di più no”.

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