Lettera aperta di Fabio D’Ippolito al Presidente Guarascio!

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Caro Presidente,
innanzitutto, Le rinnovo i ringraziamenti per aver partecipato alla trasmissione “ALupo ALupo” di lunedì 8/3.
A tal proposito Le debbo dare atto che ha deciso di partecipare sottoponendosi alle domande degli ospiti in studio e dei tifosi in un momento particolare, critico e delicato per le sorti della Società e della squadra.
Come Le ho detto in trasmissione, io conduco la “ALupoALupo” ormai da otre 28 anni e nella mia trasmissione onorata dai telespettatori con notevoli ascolti, sono intervenuti nel corso di questi anni, migliaia di persone; allenatori (tanto per citarne due Mondonico e Mutti), direttori sportivi, direttori tecnici, Presidenti, professionisti di ogni attività oltre che qualificati
In buona sostanza, ho dato voce ai rappresentanti di ogni espressione della società cosentina.
Ebbene, Le debbo far notare con tutta la mia amarezza che nessuno mai in 28 anni di trasmissione mi ha accusato di fomentare o aizzare il pubblico e i tifosi nei confronti della squadra, della società ed in particolare del Presidente.
Se ciò fosse vero, è non è affatto vero come Lei benissimo sa, avrei organizzato le mie trasmissioni in modo da dare voce soltanto ai contestatori, agli scontenti e agli arrabbiati ed invece tutti sanno che non è così e non è mai stato così nel corso degli anni.
Il sottoscritto, ritenendo di interpretare in modo corretto e, comunque, sempre in buona fede l’umore della tifoseria, ha sempre organizzato le trasmissioni in modo equilibrato, consentendo a tutti gli ospiti di esporre le proprie opinioni pro e contro anche attraverso le numerose telefonate ricevute in trasmissione.
Per sdrammatizzare la Sua caduta di stile non degna di persona colta, disponibile e sensibile come è Lei, potrei dire scherzosamente che Lei è stato influenzato dalla canzone vincitrice del Festival di Sanremo che come sa si intitola “zitti e buoni”.
Questo è quello che vorrebbero tutti i Presidenti e non solo Lei e, cioè che i tifosi stessero sempre zitti e buoni senza disturbare il manovratore.
Purtroppo, il destino dei Presidenti delle squadre di calcio, come peraltro degli allenatori, è questo e, cioè di passare repentinamente dalle stelle alle stalle o dagli altari alla polvere.
Lo stesso pubblico e gli stessi tifosi che Le hanno tributato osanna e applausi durante il giro d’onore nello stadio, sono gli stessi che hanno il sacrosanto diritto di esprimere il proprio parere anche in dissenso senza l’intenzione di voler destabilizzare l’ambiente o aizzare la tifoseria contro la squadra ovvero contro chi la rappresenta.
Mi auguro che Lei prenda atto dello scivolone verbale e della infelice espressione che ha utilizzato nei miei confronti.
Io Le assicuro che non c’è in me nessun spirito di rivalsa essendo lo scrivente il primo tifoso del Cosenza , interessato quanto e se non più di Lei a che la squadra rimanga in serie B.
E’ con questo auspicio, comune a tutti i tifosi, anche se a volte critici, che Le auguro le migliori fortune come imprenditore, come uomo e come Presidente del Cosenza.
Fabio D’Ippolito

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