Quando i lupi comandavano in serie B. Cosenza alla sua 23^ partecipazione nella classifica perpetua.

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FOTO TUCCI-PESCATORE

Nelle speciali classifiche domina sempre il Brescia e le squadre del Nord in generale, la prima squadra del Sud, di quelle attualmente partecipanti alla serie B, è il Lecce, a seguire Reggina e Cosenza.

Due sono le speciali classifiche che indicano il cosiddetto blasone delle società di calcio italiane, nella fattispecie abbiamo preso in considerazione solo le attuali partecipanti: una (classifica perpetua) tiene conto di tutte le partecipazioni al solo campionato di serie B, con indicazione dei punti totalizzati, delle partite giocate e delle reti realizzate e subite (aggiornata ai risultati della settima giornata del campionato in corso); l’altra (tradizione sportiva) prende in considerazione invece le partecipazioni a tutti i campionati, dalla serie A alla serie D, attribuendo un peso a queste partecipazioni e alle coppe vinte. In quest’ultima graduatoria è da tenere in considerazione che tranne la serie A e B, che hanno sempre rappresentato il primo e secondo livello del calcio italiano, la serie C e D hanno cambiato spesso denominazione, ma rimanendo sempre il terzo livello la serie C, il quarto livello la serie C2, il quinto livello la serie D.

Classifica perpetua serie B

Come accennato, è il Brescia a dominare questa classifica, anche quella totale, dall’alto delle sue 63 partecipazioni e 2821 punti totalizzati, a seguire squadre tutte del Nord: Monza, Vicenza, Como. La prima del Sud è il Lecce con 29 partecipazioni al campionato cadetto e 1282 punti totalizzati, a seguire la Reggina con 24 partecipazioni ed il Cosenza con 23 e 883 punti totalizzati. Come si può leggere, i punti del Cosenza sono frutto di 245 vittorie e 287 pareggi, con 299 sconfitte che rappresentano il 36% delle 831 partite disputate. Il Cosenza ha realizzato 811 reti e subite 965, con una differenza di reti negativa di 145. Il Crotone un pò più dietro con 15 partecipazioni e 746 punti.

La classifica della tradizione sportiva è quella utilizzata dalla FIGC per la riammissione o ripescaggio delle squadre in caso di organici di campionati da integrare e segue dei parametri prestabiliti: 10 punti per la partecipazione ad ogni Campionato di Serie A dalla stagione sportiva 1929/30 all’attuale; 7 punti per la partecipazione ad ogni Campionato di Serie B ; 4 punti per la partecipazione ad ogni Campionato di Serie C-C1-Lega Pro-I Divisione; 2 punti per la partecipazione ad ogni Campionato di II Divisione, già Serie C2; 4 punti per ogni Scudetto vinto e riconosciuto dalla F.I.G.C. dal 1898; 2 punti per ogni Coppa Italia vinta; 1 punto per ogni Supercoppa di LNP vinta; 5 punti per ogni Champions League/Coppa dei Campioni vinta; 3 punti per ogni Coppa delle Coppe vinta; 2 punti per ogni Coppa delle Fiere o UEFA//Europa League vinta; A questi abbiamo aggiunto: 1 punto per la partecipazione ad ogni campionato di serie D; 1 punto ogni Coppa Italia serie C vinta; 0,5 punto ogni coppa Italia di serie D vinta.

Classifica tradizione sportiva

Anche in questo caso la classifica è parziale, riferentesi alle sole squadre partecipanti l’attuale torneo di serei B. Giusto per dare un’idea, la Juventus in questa graduatoria, dove il Brescia è prima con 687 punti, ne ha totalizzati 1301, il Milan 1164, l’Inter 1132, ma unica squadra ad aver sempre disputato la serie A.

In questa classifica spiccano le 30 partecipazioni in serie A del Vicenza, i 15 punti per le coppe vinte dal Parma, dalla Coppa UEFA alla Coppa delle Coppe, le 13 partecipazioni in serie A di Como ed Alessandria, le 9 della Reggina. Il Cosenza fa parte ancora di quelle società che non ha mai partecipato alla serie A, insieme a Monza, Cittadella e Pordenone.

Tuttavia precede il Crotone di 85 punti, poiché i pitagorici pur avendo disputato 3 tornei di A ne hanno disputato solo 15 di B e tanti in categorie inferiori alla serie D, così il Benevento che tranne 2 stagioni in serie A e 4 in B per il resto ha sempre militato tra serie C, D e campionati inferiori, lo stesso Frosinone è giunto nei campionati importanti del calcio italiano solo negli anni 2000; idem Cittadella, che ha iniziato la sua attività nel 1973 e giungendo in serie B solo nel 2007, mentre il Pordenone ha bazzicato quasi sempre in serie D, giungendo in B solo 3 anni fa.

La storia del Cosenza è rappresentata da tantissime partecipazioni al campionato di serie C: quasi la metà passata tra C e C2 (52 partecipazioni) 15 tra serie D e l’allora IV serie e poi un altro quarto di secolo passato in serie B, siuddiviso in 5 periodi: il primo nel secondo dopoguerra, due stagioni nel 1946-47 con un 11° posto e nel 1947-48 con un 9° che però non valse la permanenza per una riforma dei campionati. Il secondo periodo quello dei primi anni ’60, fu molto travagliato, dalla stagione 1961-62 (quando arrivato terzultimo viene riammesso grazie ad un illecito del Novara) quella del 1962-63 (chiuso con un 16° posto) e l’ultimo del 1963-64 che vide il Cosenza miseramente arrivare ultimo e retrocesso. Per ritornare in serie B ci vollero poi ben 24 anni, per quel terzo periodo che è al momento quello più fulgido: dalla stagione 1988-89 (nella quale si perse la serie A per la classifica avulsa, con allenatore Giorgi) Roberto Ranzani e Bruno Giorgi

fino a quella che si conlcuse con la retrocessione nel 1996-97. 9 campionati in cui si raccolse anche un 5° posto nella stagione 1991-92 (mister Reja), un 7° posto nella stagione successiva, 1992-93 (mister Silipo), un 10° posto in quella 1993-94 (mister Silipo), ed un altra grande stagione, quella del 1994-95 in cui si salvò nonostante una penalizzazione di 9 punti (era Zaccheroni). Un solo anno di calvario, e dopo la vittoria del campionato di C1 con Sonzogni, si partecipa ancora a 5 tornei di serie B: dal 1998-99 al fallimento del 2002-03. In questo lustro si raccoglie un 11° posto nella stagione ’99-2000, con alla guida della squadra Mutti e un 8° posto in quella successiva del 2000-2001 quando, sempre con Mutti, si saggiò l’ebrezza di guidare la serie B, con distacco, fino alla 14^ giornata.

Bortolo Mutti al S. Vito

Ultimo periodo della storia di serie B del Cosenza è quelo attuale, in cui si ritorna in B dopo una assenza di 15 anni, con 4 partecipazioni consecutive contraddistinte da un 10° posto nel primo anno (2018-19, mister Braglia), un 15° posto nel 2019-20, la retrocessione e riammissione della scorsa stagione e l’attuale con l’ottavo posto e 10 punti in classifica con Marco Zaffaroni alla guida dei Lupi.

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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